De Legibus, Libro 2, Paragrafo 63 - Studentville

De Legibus, Libro 2, Paragrafo 63

Nec haec a sapientissimis legum scriptoribus neglecta sunt. Nam et Atheniensium in more a Cecrope ut aiunt permansit hoc ius terra humandi quod quom proxumi fecerant obductaque terra erat frugibus obserebatur ut sinus et gremium quasi matris mortuo tribueretur solum autem frugibus expiatum ut vivis redderetur. Sequebantur epulae quas inibant propinqui coronati apud quos de mortui laude quom siquid veri erat praedicatum — nam mentiri nefas habebatur — iusta confecta erant.

Versione tradotta

Ciò non fu dimenticato dai più saggi legislatori. Infatti anche nella consuetudine degli Ateniesi, fin dai tempi di quel primo suo re Cecrope, rimase questa norma di seppellire nella terra; ed una volta che i parenti avevano adempiuto questa disposizione e la terra era stata gettata sul cadavere, veniva seminata a grano, quasi per dare al morto il seno ed il grembo della madre, e perché il suolo purificato dalle messi venisse restituito ai vivi. Seguiva un banchetto, cui i parenti intervenivano col capo incoronato, e presso di essi si esaltavano, se ve n'erano - infatti era ritenuto empio il mentire -, i meriti del morto, [e] le cerimonie erano finite.

  • Letteratura Latina
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