Anus iacere vidit epotam amphoram, adhuc Falerna faece e testa nobili odorem quae iucundum late
spargeret. Hunc postquam totis avida traxit naribus: “O suavis anima, quale in te dicam bonum antehac fuisse, tales cum sint
reliquiae!” Hoc quo pertineat dicet qui me noverit.
Versione tradotta
Una vecchia vide giacere una anfora bevuta,
che spargeva ancora attorno per la feccia di Falerno dal nobile coccio l'odore piacevole.
Dopo avida che lo trasse con
tutte le narici : O spirito soave, quale dirò che fu il bene in te prima, essendo tali le rimanenze. Chi mi conosce dirà
dove miri questo.
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