Libro 3 - Favola 11 - Studentville

Libro 3 - Favola 11

Eunuchus litigabat cum quodam improbo, qui

super obscena dicta et petulans iurgium damnum insectatus est amissi corporis. “En” ait “hoc unum est cur laborem validius,

integritatis testes quia desunt mihi. Sed quid Fortunae, stulte, delictum arguis? Id demum est homini turpe quod meruit

pati.”

Versione tradotta

Un

eunuco litigava con un malvagio, che oltre i detti osceni aggiunse anche come sfacciata ingiuria il danno del corpo mutilato.

”Ecco, disse, una sola c’è perché soffro di più, perché mi mancano i testimoni della integrità. O stolto, ma perchè accusi una

mancanza della Sorte? Quello davvero è turpe per l’uomo, che meritò di patire.

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