Libro 3 - Favola 19 - Studentville

Libro 3 - Favola 19

Aesopus domino solus cum esset familia, parare cenam iussus est maturius. Ignem ergo quaerens aliquot lustravit

domus, tandemque invenit ubi lacernam accenderet, tum circumeunti fuerat quod iter longius effecit brevius: namque recta per

forum coepit redire. Et quidam e turba garrulus: “Aesope, medio sole quid tu lumine?” “Hominem” inquit “quaero.” Et abiit

festinans domum. Hoc si molestus ille ad animum rettulit, sensit profecto se hominem non visum seni, intempestive qui occupato

adluserit.

Versione tradotta

Esopo

essendo da solo di servitù per il padrone, fu obbligato a preparare la cena abbastanza presto. Dunque cercando il fuoco girò

parecchie case, e finalmente trovò dove accendere la lucerna, poi dato che a lui che andava in giro il percorso era stato

troppo lungo, lo rese più breve: infatti cominciò a tornare direttamente per la piazza. E uno della folla, un chiacchierone: ”

Esopo, a metà sole perché tu (vai) con la luce?” ”Cerco l’uomo, disse” E se ne andò affrettandosi a casa. Se quel fastidioso

riportò ciò alla mente, senz’altro capì che lui non era sembrato un uomo al vecchio, lui che aveva deriso inopportunamente uno

impegnato.

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