Libro 3 - Favola 6 - Studentville

Libro 3 - Favola 6

Musca in temone sedit et mulam increpans “Quam tarda es”

inquit “non vis citius progredi? Vide ne dolone collum conpungam tibi.” Respondit illa: “Verbis non moveor tuis; sed istum

timeo sella qui prima sedens cursum flagello temperat lento meum, et ora frenis continet spumantibus. quapropter aufer frivolam

insolentiam; nam et ubi tricandum et ubi sit currendum scio.” Hac derideri fabula merito potest qui sine virtute vanas exercet

minas.

Versione tradotta

La mosca sedette sul timone e sgridando la mula ”Quanto sei lenta, disse, non vuoi avanzare

più velocemente? Guarda che non ti pungo il collo col pungiglione.” Ella rispose:” Non mi smuovo per le tue parole; ma temo

costui che sedendo in cima alla cassetta col flessibile staffile regola il mio lento passo, e blocca il muso con le briglie

spumanti. Perciò togli la frivola insolenza; infatti so quando ci sia da indugiare e quando da correre.” Con questa favola si

può meritatamente deridere chi senza valore lancia vane minacce.

  • Letteratura Latina
  • Le Fabulae di Fedro
  • Fedro

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