Libro 3 - Favola 9 - Studentville

Libro 3 - Favola 9

Vulgare amici nomen sed rara est fides. Cum parvas aedes sibi fundasset Socrates (cuius non fugio mortem

si famam adsequar, et cedo invidiae dummodo absolvar cinis), ex populo sic nescioquis, ut fieri solet: “Quaeso, tam angustam

talis vir ponis domum?” “Utinam” inquit “veris hanc amicis impleam!”

Versione tradotta

Il nome di amico è comune, ma la lealtà rara. Avendo Socrate costruito per sé una piccola casetta

(non rifiuto la sua morte se ne raggiungessi la fama, e cedo all’invidia purchè sia assolto come cenere), così un non so chi

dal popolo, come è solito accadere: ”Prego, un tale uomo fai una casa così piccola?” ”Volesse il cielo, disse, riempissi questa

di veri amici.”

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