Rem publicam, Quirites, vitamque omnium vestrum bona, fortunas,
coniuges liberosque vestros atque hoc domicilium clarissumi imperii, fortunatissimam pulcherrimamque urbem, hodierno die deorum
inmortalium summo erga vos amore, laboribus, consiliis, periculis meis e flamma atque ferro ac paene ex faucibus fati ereptam
et vobis conservatam ac restitutam videtis.
Versione tradotta
Oggi, o Quiriti, voi vedete che, per il grandissimo amore degli dei immortali verso di voi e per lopera, i consigli
ed i pericoli da me affrontati, la Repubblica, con la vita di tutti voi, i vostri beni, i coniugi ed i figli vostri, la sede di
questo grande impero, questa fortunatissima e bellissima città, è stata strappata dal ferro e dal fuoco e come dalle fauci del
destino, è stata salvata, vi è stata restituita.
- Letteratura Latina
- Libro 3
- Cicerone
- Catilinarie