Quamquam
haec omnia, Quirites, ita sunt a me administrata, ut deorum inmortalium nutu atque consilio et gesta et provisa esse videantur.
Idque cum coniectura consequi possumus, quod vix videtur humani consilii tantarum rerum gubernatio esse potuisse, tum vero ita
praesentes his temporibus opem et auxilium nobis tulerunt, ut eos paene oculis videre possemus. Nam ut illa omittam, visas
nocturno tempore ab occidente faces ardoremque caeli, ut fulminum iactus, ut terrae motus relinquam, ut omittam cetera, quae
tam multa nobis consulibus facta sunt, ut haec, quae nunc fiunt, canere di inmortales viderentur, hoe certe, quod sum dicturus,
neque praetermittendum neque relinquendum est.
Versione tradotta
Benchè
questa vicenda, o Quiriti, sia stata così gestita da me, essa sembrerebbe gestita e condotta a termine per volontà e consiglio
degli dei immortali. E mentre ciò possiamo arguire per congettura, poiché mal si vede come la gestione di eventi così gravi
possa essere attribuita a mente umana, essi ci hanno donato in questi tempi tanta forza ed aiuto che possiamo quasi vederli con
gli occhi. Ed infatti, mentre ometterò di parlare di come siano stati visti, nel cielo notturno, luci e fuochi provenienti
dalloccidente, della caduta di fulmini, di terremoti, e di tutte le altre cose che sono accadute a noi consoli, affinchè si
sappia che le cose che ora accadono sono predisposte dagli dei immortali, io non le ometterò, né le tralascerò.
- Letteratura Latina
- Libro 3
- Cicerone
- Catilinarie