Hic quis potest esse, Quirites, tam aversus a vero, tam praeceps, tam
mente captus, qui neget haec omnia, quae videmus, praecipueque hanc urbem deorum inmortalium nutu ac potestate administrari?
Etenim, cum esset ita responsum, caedes, ineendia, interitum rei publieae eomparari, et ea per cives, quae tum propter
magnitudinem scelerum non nullis incredibilia videbantur, ea non modo cogitata a nefariis civibus, verum etiam suscepta esse
sensistis. Illud vero nonne ita praesens est, ut nutu Iovis optimi maximi factum esse videatur, ut, cum hodierno die mane per
forum meo iussu et coniurati et eorum indices in aedem Concordiae ducerentur, eo ipso tempore signum statueretur? Quo collocato
atque ad vos sena tumque converso omnia [et senatus et vos], quae erant contra salutem omnium cogitata, inlustrata et patefacta
vidistis.
Versione tradotta
Chi ci può essere qui, o Quiriti, tanto lontano dal vero,
tanto sconsiderato, tanto insano di mente da negare tutto ciò che vediamo e soprattutto il fatto che questa città è retta dal
volere e dalla potestà degli dei immortali ? Infatti, essendo stato affermato dai responsi che, per mano di cittadini, si
preparavano stragi, incendi e la distruzione stessa della Repubblica, il che, a causa dellenormità dei delitti, sembrava ad
alcuni incredibile, voi avete visto ciò che non solo era stato preparato, ma anche intrapreso da parte di cittadini
scellerati. E non è forse così vero che sia stata opera del volere di Giove Ottimo Massimo che, mentre oggi, su mio ordine, i
congiurati ed i loro denunciatori sono stati condotti nella sede della Concordia, la statua fosse proprio allora collocata ?
Collocata la statua e rivolta per sei volte verso di voi, sia il Senato sia voi avete visto, scoperto e manifesto, tutto ciò
che era stato preparato contro la salvezza di tutti.
- Catilinarie
- Libro 3
- Cicerone
- Catilinarie