Est enim in nobis is animus, Quirites, ut non modo nullius audaciae cedamus, sed etiam omnis
in probos ultro semper lacessamus. Quodsi omnis impetus domesticorum hostium depulsus a vobis se in me unum convorterit, vobis
erit videndum, Quirites, qua condicione posthac eos esse velitis, qui se pro salute vestra obtulerint invidiae periculisque
omnibus; mihi quidem ipsi quid est quod iam ad vitae fructum possit adquiri, cum praesertim neque in honore vestro neque in
gloria virtutis quicquam videam altius, quo mihi lubeat ascendere?
Versione tradotta
Noi, o Quiriti, abbiamo in animo non solo di non cedere di fronte alle pretese di chiunque, ma anche di sfidare sempre ed
ulteriormente gli indegni. Che se tutta la forza durto dei nemici interni, allontanata da voi, si dirigerà contro di me solo,
dovete stabilire, o Quiriti, in quale condizione volete che vengano a trovarsi coloro che, per la vostra salvezza, hanno
affrontato odii e pericoli dogni sorta;per me, che cosa cè che io possa ancora conseguire a complemento della vita,
soprattutto quando attualmente io non vedo nulla, nella vostra considerazione e nella gloria del valore, di più alto dove mi
sia consentito di accedere?
- Letteratura Latina
- Libro 3
- Cicerone
- Catilinarie