Introducti autem Galli ius iurandum sibi et litteras
ab Lentulo, Cethego, Statilio ad suam gentem data esse dixerunt, atque ita sibi ab his et a L. Cassio esse praescriptum, ut
equitatum in Italiam quam primum mitterent; pedestres sibi copias non defuturas. Lentulum autem sibi confirmasse ex fatis
Sibyllinis haruspicumque responsis se esse tertium illum Cornelium, ad quem regnum huius urbis atque imperium pervenire esset
necesse; Cinnam ante se et Sullam fuisse. Eundemque dixisse fatalem hunc annum esse ad interitum huius urbis atque imperii, qui
esset annus decimus post virginum absolutionem, post Capitoli autem incensionem vice simus.
Versione tradotta
Furono introdotti poi i Galli i quali, sotto
giuramento, dichiararono che da parte di Lentulo, Cetego e Statilio erano state date delle lettere ai propri concittadini e da
costoro e da L.Cassio era stato loro ordinato di inviare al più presto la cavalleria, perché essi non mancavano di fanteria;che
Lentulo aveva confermato che, in base ai responsi della Sibilla e degli aruspici, egli era il terzo dei Cornelii a cui sarebbe
stato assegnato il regno ed il comando su questa città;prima di lui lo erano stati Cinna e Silla;che lo stesso aveva dichiarato
essere fatale questanno, a causa della distruzione di questa città e delle sue istituzioni, anno decimo dopo lassoluzione
delle vergini (Vestali) e ventesimo dopo lincendio del Campidoglio.
- Letteratura Latina
- Libro 3
- Cicerone
- Catilinarie