‘Donec gratus eram tibi
nec quisquam potior bracchia candidae
cervici iuvenis dabat, Persarum
uigui rege beatior.’
‘Donec non alia magis
arsisti
neque erat Lydia post Chloen,
multi Lydia nominis,
Romana vigui clarior Ilia.’
‘Me nunc Thressa Chloe
regit,
dulcis docta modos et citharae sciens,
pro qua non metuam mori,
si parcent
animae fata superstiti.’
‘Me torret face mutua
Thurini Calais filius Ornyti,
pro quo bis patiar mori,
si parcent puero fata superstiti.’
‘Quid si prisca redit Venus
diductosque iugo cogit aeneo,
si flaua excutitur Chloe
reiectaeque patet ianua Lydiae?’
‘Quamquam sidere pulchrior
ille est, tu leuior cortice et inprobo
iracundior Hadria,
tecum
vivere amem, tecum obeam lubens.’
Versione tradotta
Finché ti ero
gradito.
E nessun giovane,migliore,stringeva
Le braccia al tuo candido collo,
vissi più beato del re di Persia.
Finché non ardesti più d'amore per un'altra
Né Lidia stava dopo Cloe,
Io,Lidia
di gran fama
Vissi più famosa della romana Ilia.
Adesso mi vince Cloe di Tracia
Esperta in dolci canzoni e pratica
della cetra,
Per lei non avrò paura di morire
Se il destino avrà riguardo di lasciare in
vita la mia cara.
Mi infiamma di reciproco amore
Calaide di Turi,figlio di Ornito,
per lui sopporterò di morire due
volte,
se il destino avrà riguardo di lasciare in vita il mio giovane.
Che cosa
accade se ritorna l'antica Venere
E ricongiunge i separati al suo giogo di bronzo
Se la bionda Cloe viene
allontanata
E la porta è accessibile alla respinta Lidia?
Sebbene egli sia più bello di
una stella
E tu più leggero del sughero
e più furioso dello scatenato Adriatico,
con te vorrei vivere,con te
morirei lieta.
- Letteratura Latina
- Orazio