Caesar prima luce omnes eos, qui in monte consederant, ex superioribus locis in planiciem descendere atque arma proicere
iussit. Quod ubi sine recusatione fecerunt passisque palmis proiecti ad terram flentes ab eo salutem petiverunt, consolatus
consurgere iussit et pauca apud eos de lenitate sua locutus, quo minore essent timore, omnes conservavit militibusque suis
commendavit, ne qui eorum violaretur, neu quid sui desiderarent. Hac adhibita diligentia ex castris sibi legiones alias
occurrere et eas, quas secum duxerat, in vicem requiescere atque in castra reverti iussit eodemque die Larisam pervenit.
Versione tradotta
Cesare all'alba ordinò a
tutti coloro che si erano fermati sul monte di scendere in pianura dalle alture e consegnare le armi. Eseguirono l'ordine
senza fare opposizione e gettatisi a terra con le mani tese, in lacrime, chiesero a Cesare salva la vita. Cesare, dopo averli
consolati, ordinò loro di alzarsi e rivolte loro poche parole in merito alla sua clemenza, perché avessero meno timore, fece a
tutti grazia della vita e diede ordine ai suoi soldati di non fare violenza a nessuno di essi e di non portare via nulla di
loro appartenenza. Date scrupolosamente queste disposizioni, ordinò alle altre legioni di raggiungerlo dall'accampamento e a
quelle che aveva condotto con sé di fare ritorno nel campo per riposarsi a loro volta; il medesimo giorno giunse a Larissa.
- Letteratura Latina
- De Bello Civili di Giulio Cesare
- Cesare