Marcus:: Quaesitum igitur ab illis est placeretne unum in civitate esse magistratum cui reliqui parerent. Quod exactis regibus intellego placuisse nostris maioribus. Sed quoniam regale civitatis genus probatum quondam postea non tam regni quam regis vitiis repudiatum est nomen tantum videbitur regis repudiatum res manebit si unus omnibus reliquis magistratibus imperabit.
Versione tradotta
Marco: - Da quegli studiosi fu posto dunque il quesito, se in uno Stato potrebbe avere successo la presenza di un solo magistrato cui gli altri fossero sottoposti. Il che, lo capisco, piacque ai nostri antenati dopo la cacciata dei re. Ma poiché l'ordinamento monarchico, un tempo apprezzato, venne in seguito ripudiato non per difetto del regno in sé, ma per i difetti del re, sembrerà che sia stato ripudiato il nome soltanto di re, ne resterà invece la sostanza, se uno solo avrà giurisdizione su tutti gli altri magistrati.
- Letteratura Latina
- Libro 3
- Cicerone
- De Legibus