De Legibus, Libro 3, Paragrafo 30 - Studentville

De Legibus, Libro 3, Paragrafo 30

Atticus: Locus certe non derit quoniam tenes ordinem legum; tempus vero largitur longitudo diei. Ego autem etiam si praeterieris repetam a te istum de educatione et de disciplina locum.

Marcus: Tu vero et istum Attice et si quem alium praeteriero.

‘Ceteris specimen esto.’ Quod si tenemus omnia. Ut enim cupiditatibus principum et vitiis infici solet tota civitas sic emendari et corrigi continentia. vir magnus et nobis omnibus amicus L. Lucullus ferebatur quasi commodissime respondisset cum esset obiecta magnificentia villae Tusculanae duo se habere vicinos superiorem equitem Romanum inferiorem libertinum: quorum cum essent magnificae villae concedi sibi oportere quod iis qui inferioris ordinis essent liceret. Non vides Luculle a te id ipsum natum ut illi cuperent quibus id si tu non faceres non liceret?

Versione tradotta

Attico: - L'occasione certo non mancherà, poiché tu stai seguendo l'ordinata successione delle leggi; il tempo, poi, ce lo dà la lunghezza della giornata. Ed anche se ti passasse dalla mente, sarò io a rammentarti questo punto della educazione e della disciplina.

Marco: - E tu chiedimi liberamente, Attico, sia questo sia qualunque altro argomento su cui sarò passato oltre. " Sia di esempio agli altri ". Se [abbiamo] questo, abbiamo tutto. Come infatti l'intera città è di solito contaminata dalle passioni e dai vizi dei principali esponenti, così essa viene risanata e corretta dal loro equilibrio. Si raccontava che quel grande uomo ed amico di noi tutti, L. Lucullo, al rimprovero che gli era stato mosso circa la magnificenza della sua villa di Tuscolo, avesse risposto molto garbatamente, di avere due vicini, un cavaliere romano quello di ceto più elevato, e un liberto di ceto inferiore; avendo costoro delle ville magnifiche, si doveva pur concedere a lui quanto era lecito a coloro che appartenevano ad una classe inferiore. Ma non vedi, Lucullo, che da te nacque appunto quel problema, cioè che essi desiderassero ciò che a loro non sarebbe stato lecito, se tu non l'avessi fatto?

  • De Legibus
  • Libro 3
  • Cicerone
  • De Legibus

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti