De Legibus, Libro 3, Paragrafo 8 - Studentville

De Legibus, Libro 3, Paragrafo 8

‘Iuris disceptator qui privata iudicet iudicarive iubeat praetor esto. Is iuris civilis custos esto. Huic potestate pari quotcumque senatus creverit populusve iusserit tot sunto.’

‘Regio imperio duo sunto iique praeeundo iudicando consulendo praetores iudices consules appellamino. Militiae summum ius habento nemini parento. Ollis salus populi suprema lex esto.’

Versione tradotta

"Interprete della legge, che giudichi e dia mandato di giudicare le cause private, sia il pretore. Egli sia depositario del diritto civile; a questo magistrato siano pari in potere quanti ne avrà decretato il senato ed ordinato il popolo ."

"Vi siano due che esercitino il potere regio, e per procedere, giudicare, provvedere siano chiamati pretori, giudici, consoli; essi abbiano il supremo potere militare, a nessuno siano soggetti; sia loro suprema legge la salute del popolo. "

  • Letteratura Latina
  • Libro 3
  • Cicerone
  • De Legibus

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