Caesar, cum Pompei castris appropinquasset, ad hunc modum aciem eius instructam
animadvertit. Erant in sinistro cornu legiones duae traditae a Caesare initio dissensionis ex senatusconusulto; quarum una
prima, altera tertia appellabatur. In eo loco ipse erat Pompeius. Mediam aciem Scipio cum legionibus Syriacis tenebat.
Ciliciensis legio coniuncta cum cohortibus Hispanis, quas traductas ab Afranio docuimus, in dextro cornu erant collocatae. Has
firmissimas se habere Pompeius existimabat. Reliquas inter aciem mediam cornuaque interiecerat numeroque cohortes CX
expleverat. Haec erant milia XLV, evocatorum circiter duo, quae ex beneficiariis superiorum exercituum ad eum convenerant; quae
tot acie disperserat. Reliquas cohortes VII castris propinquisque castellis praesidio disposuerat. Dextrum cornu eius rivus
quidam impeditis ripis muniebat; quam ob causam cunctum equitatum, sagittarios funditoresque omnes sinistro cornu
obiecerat.
Versione tradotta
Essendo Cesare avvicinatosi nell’accampamento di Pompeo, poté in questo modo osservare il suo
esercito schierato in ordine di battaglia. Nell’ala sinistra verranno due legioni, consegnategli da Cesare all’inizio degli
scontri per ordine del senato; una delle quali veniva chiamata prima, l’altra terza. In quel posto si trovava lo stesso Pompeo
. Il centro dello schieramento era occupato da Scipione con le legioni Siriache. La legione colicense era posizionato nell’ala
destra assieme alle corti spagnole. Le quali erano portate da Afriano come sopra descritto, Pompeo credeva che questa fossero
assai forti. Aveva posto in mezzo allo schieramento e ai lati le rimanenti, (e quanto a numero aveva raggiunto cento corti) e
il numero complessivo delle corti aveva raggiunto 110. Questa contavano 45mila uomini, di cui circa duemila erano0 richiamati
(circa duemila di richiamati; ai quali gli erano pervenuti dei beneficiari dei superiori degli eserciti; li aveva distribuiti
per tutto lo schieramento. Aveva disposto le restanti sette corti a guardia dell’accampamento e dei vicini Pertilizi. Un
ruscello dalle rive scoscese proteggeva la sua la destra; per questa ragione aveva posto innanzi all’ala sinistra l’intera
cavalleria, gli arcieri e i frombolieri.
- De Bello Civili
- De Bello Civili di Giulio Cesare
- Cesare