Postquam res Asiae Priamique evertere gentem
immeritam visum superis, ceciditque superbum
Ilium et omnis humo fumat Neptunia Troia,
diversa exsilia et desertas
quaerere terras
auguriis agimur divum, classemque sub ipsa
Antandro et Phrygiae molimur montibus Idae,
incerti quo
fata ferant, ubi sistere detur,
contrahimusque viros. vix prima inceperat aestas
et pater Anchises dare fatis vela
iubebat,
litora cum patriae lacrimans portusque relinquo
et campos ubi Troia fuit. feror exsul in altum
cum sociis
natoque penatibus et magnis dis.
Versione tradotta
Dopo che piacque ai celesti distruggere la potenza dellAsia
ed il popolo incolpevole di Priamo, e la
superba Ilio
cadde e tutta la Nettunia Troia a terra fuma,
siamo costretti dai presagi degli dei a cercare diversi
esili
e terre deserte, e costruiamo la flotta sotto la stessa
Antandro ed i monti del frigio Ida,
incerti dove i fati
portino, dove sia dato fermarci,
e raccogliamo uomini. Era appena iniziata la prima estate
ed il padre Anchise ordinava
di dare le vele ai fati,
quando piangendo lascio i lidi ed i porti della patria
e le piane dove fu Troia. Esule sono
portato in alto mare
coi compagni e col figlio ed i grandi dei penati.
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- Libro 3
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