Libro 4 - Favola 19 - Studentville

Libro 4 - Favola 19

Aesopus domino solus cum

esset familia, parare cenam iussus est maturius. Ignem ergo quaerens aliquot lustravit domus, tandemque invenit ubi lacernam

accenderet, tum circumeunti fuerat quod iter longius effecit brevius: namque recta per forum coepit redire. Et quidam e turba

garrulus: “Aesope, medio sole quid tu lumine?” “Hominem” inquit “quaero.” Et abiit festinans domum. Hoc si molestus ille ad

animum rettulit, sensit profecto se hominem non visum seni, intempestive qui occupato adluserit.

Versione tradotta

Esopo essendo da solo di servitù per il

padrone, fu obbligato a preparare la cena abbastanza presto. Dunque cercando il fuoco girò parecchie case, e finalmente trovò

dove accendere la lucerna, poi dato che a lui che andava in giro il percorso era stato troppo lungo, lo rese più breve: infatti

cominciò a tornare direttamente per la piazza. E uno della folla, un chiacchierone: ”Esopo, a metà sole perché tu (vai) con la

luce?” ”Cerco l’uomo, disse” E se ne andò affrettandosi a casa. Se quel fastidioso riportò ciò alla mente, senz’altro capì che

lui non era sembrato un uomo al vecchio, lui che aveva deriso inopportunamente uno impegnato.

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  • Le Fabulae di Fedro
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