Video, patres conscripti, in me omnium vestrum ora atque oculos esse conversos, video vos non
solum de vestro ac rei publicae, verum etiam, si id depulsum sit, de meo periculo esse sollicitos. Est mihi iucunda in malis et
grata in dolore vestra erga me voluntas, sed eam, per deos inmortales, deponite atque obliti salutis meae de vobis ac de
vestris liberis cogitate. Mihi si haec condicio consulatus data est, ut omnis acerbitates, omnis dolores cruciatusque
perferrem, feram non solum fortiter, verum etiam lubenter, dum modo meis laboribus vobis populoque Romano dignitas salusque
pariatur.
Versione tradotta
Vedo, o Padri coscritti, che i volti e gli
occhi di tutti voi sono rivolti verso di me, vedo che vi preoccupate non solo del pericolo vostro e della Repubblica, ma anche
benchè sia stato allontanato- del pericolo mio. La vostra buona predisposizione nei miei riguardi mi è di conforto nel male e
mi è gradita nel dolore, ma, per gli dei immortali, lasciatela e, dimentichi della mia incolumità, pensate a voi ed ai vostri
figli. Se a me fosse stata imposta, per il consolato, la condizione di dover sostenere tutte le difficoltà, tutti i dolori, li
sopporterei non solo strenuamente, ma anche volentieri, purchè, con le mie sofferenze, siano assicurate dignità ed incolumità a
voi ed al popolo romano.
- Letteratura Latina
- Libro 4
- Cicerone
- Catilinarie