Quam ob rem, sive hoc statueritis, dederitis mihi comitem ad contionem populo carum atque iucundum, sive
Silani sententiam sequi malueritis, facile me atque vos a crudelitatis vituperatione populo Romano purgabo atque obtinebo eam
multo leniorem fuisse. Quamquam, patres conscripti, quae potest esse in tanti sceleris inmanitate punienda crudelitas? Ego enim
de meo sensu iudico. Nam ita mihi salva re publica vobiscum perfrui liceat, ut ego, quod in hac causa vehementior sum, non
atrocitate animi moveor (quis enim est me mitior?), sed singulari quadam humanitate et misericordia. Videor enim mihi videre
hanc urbem, lucem orbis terrarum atque arcem omnium gentium, subito uno incendio concidentem, cerno animo sepulta in patria
miseros atque insepultos acervos civium, versatur mihi ante oculos aspectus Cethegi et furor in vestra caede bacchantis.
Versione tradotta
Perciò, se deciderete così, mi darete un compagno caro e gradito al popolo; se, invece, preferirete
seguire lopinione di Silano, facilmente liberererò me e voi dallaccusa di crudeltà da parte del popolo romano e farò sì che
essa sia considerata molto meno grave. Benchè, o Padri coscritti, quale crudeltà potrebbe essere punibile di fronte all
enormità di sì grande delitto? Io giudico secondo la mia coscienza. Infatti, se mi sarà consentito di godere insieme a voi
della salvezza della Repubblica, io, che in questa causa sono molto più aggressivo, non mi sento mosso da durezza danimo (chi
è più mite di me?), ma da una particolare umanità e misericordia. Mi sembra infatti di vedere questa città, la luce di tutta la
terra, la roccaforte di tutte le genti, crollata di colpo in un unico incendio, scorgo con la mente, nella Patria distrutta, i
cadaveri miseri ed insepolti dei cittadini, mi si para davanti agli occhi la figura di Cetego e la sua furia di baccante sulla
vostra strage.
- Catilinarie
- Libro 4
- Cicerone
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