Verrinae, Libro 4, Par. 2 - Studentville

Verrinae, Libro 4, Par. 2

Magnum videor dicere: attendite

etiam quem ad modum dicam. Non enim verbi neque criminis augendi causa complector omnia: cum dico nihil istum eius modi rerum

in tota provincia reliquisse, Latine me scitote, non accusatorie loqui. Etiam planius: nihil in aedibus cuiusquam, ne in

quidem, nihil in locis communibus, ne in fanis quidem, nihil apud Siculum, nihil apud civem Romanum, denique nihil

istum, quod ad oculos animumque acciderit, neque privati neque publici neque profani neque sacri tota in Sicilia reliquisse.

Versione tradotta

Sembra un’esagerazione la mia; fate bene attenzione anche alle parole stesse che pronuncio; ché non è già per

usare un’espressione forte né per aggravare l’accusa che dichiaro di non fare nessuna eccezione. Quando affermo che Verre non

ha lasciato all’intera provincia nessuno di questi oggetti d’arte, sappiate che adopero le parole nel senso letterale, non con

l’esagerazione degli accusatori. Sarò ancora più esplicito: non ha lasciato nulla in casa di nessuno e nemmeno nelle città,

nulla nei luoghi pubblici e nemmeno nei santuari, nulla in casa di un siciliano e nemmeno di un cittadino romano; per

concludere, di tutto ciò che gli capitasse davanti agli occhi e suscitasse la sua bramosia, fosse un oggetto d’arte privato o

pubblico, profano o sacro, costui non ha lasciato nell’intera Sicilia assolutamente nulla.

  • Letteratura Latina
  • Verrinae di Cicerone
  • Cicerone

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