De Bello Gallico, Libro 4 - Par. 21 - Studentville

De Bello Gallico, Libro 4 - Par. 21

Ad haec cognoscenda, priusquam periculum faceret, idoneum esse arbitratus C. Volusenum cum navi longa praemittit, huic mandat uti exploratis omnibus rebus ad se quam primum revertatur. Ipse cum omnibus copiis in Morinos proficiscitur, quod inde erat brevissimus in Britanniam traiectus. Huc naves undique ex finitimis regionibus et, quam superiore aestate ad Veneticum bellum fecerat classem, iubet convenire. Interim consilio eius cognito et per mercatores perlato ad Britannos a copluribus eius insulae civitatibus ad eum legati veniunt, qui polliceantur obsides dare atque imperio populi Romani obtemperare. Quibus auditis liberaliter pollicitus hortatusque, ut in ea sententia permanerent, eos domum remittit et cum iis una Commium, quem ipse Atrebatibus superatis regem ibi constituerat, cuius et virtutem et consilium probabat, et quem sibi fidelem esse arbitrabatur, cuiusque auctoritas in his regionibus magni habebatur, mittit. Huic imperat, quas possit, adeat civitates horteturque, ut populi Romani fidem sequantur, seque celeriter eo venturum nuntiet. Volusenus perspectis regionibus omnibus, quantum ei facultatis dari potuit, qui navi egredi ac se barbaris committere non auderet, quinto die ad Caesarem revertitur, quaeque ibi perspexisset, renuntiat.

Versione tradotta

Per conoscere queste cose, prima che ci fosse rischio, pensando che fosse adatto manda avanti C. Voluseno con nave da guerra, a costui raccomanda che, esplorate tutte le cose, torni al più presto. Egli con tutte le truppe parte per i Morini, perché di lì il tragitto per la Britannia è brevissimo. Qui ordina che si radunino le navi da ogni parte dalle regioni vicine e quella flotta che l’estate precedente aveva fatto costruire per la guerra contro i Veneti. Intanto, conosciuto il suo progetto e riferito per mezzo di mercanti ai Britanni da parte di parecchie nazioni di quell’isola vengono da lui ambasciatori, per promettere di dare ostaggi ed obbedire al comando del popolo romano. Ascoltatili, promettendo con generosità e dopo aver esortato di restare in quella decisione, li rimanda a casa ed insieme con essi manda Commio, che egli stesso, vinti gli Atrebati, lo aveva creato re, di cui lodava coraggio e saggezza, e che riteneva essergli leale ed il cui prestigio in quelle regioni era considerato molto. A costui ordina di avvicinare le nazioni, che potesse e di esortarle a seguire la lealtà del popolo romano e di annunciare che lui arriverà là velocemente. Voluseno, osservate tutte le regioni, per quanto di possibilità gli poté esser data, ma che non osava sbarcare dalla nave ed affidarsi ai barbari, al quinto giorno ritorna da Cesare e riferisce quelle cose che lì aveva osservato.

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