Catilinarie, Libro 4, traduzione Par. 21 - Studentville

Catilinarie, Libro 4, traduzione Par. 21

Sit Scipio clarus ille,

cuius consilio atque virtute Hannibal in Africam redire atque [ex] Italia decedere coactus est, ornetur alter eximia laude

Africanus, qui duas urbes huic imperio infestissimas, Carthaginem Numantiamque, delevit, habeatur vir egregius Paulus ille,

cuius currum rex potentissimus quondam et no bilissimus Perses honestavit, sit aeterna gloria Marius, qui bis Italiam obsidione

et metu servitutis liberavit, anteponatur omnibus Pompeius, cuius res gestae atque virtutes isdem quibus solis cursus

regionibus ac terminis continentur; erit profecto inter horum laudes aliquid loci nostrae gloriae, nisi forte maius est

patefacere nobis provincias, quo exire possimus, quam curare, ut etiam illi, qui absunt, habeant, quo victores

revertantur.

Versione tradotta

Ben sia illustre Scipione, per il cui impegno e valore.

Annibale è stato costretto a tornare in Africa e ritirarsi dall’Italia; sia gratificato l’altro, l’Africano, che distrusse due

città perniciosissime per il nostro impero, Cartagine e Numidia; sia stimato come uomo insigne quel Paolo, il cui carro fu

arricchito da un re Persiano, già potentissimo e nobilissimo; sia eterna gloria a Mario che per ben due volte sottrasse l’

Italia all’assedio ed al timore della servitù; venga collocato in testa a tutti Pompeo, le cui imprese e virtù si sono

esplicate in regioni delimitate soltanto dal decorso del sole; e ora, fra le lodi a quelli, sia fatto posto anche alla nostra

gloria, a meno che, per avventura, non sia meglio spalancare per noi delle province, da cui possiamo essere cacciati, che

agire in modo che anche quelli che ne manchino ne possano ottenere, per tornarvi da vincitori.

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  • Catilinarie

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