Quapropter de summa salute
vestra populique Romani, de vestris coniugibus ac liberis, de aris ac focis, de fanis atque templis de totius urbis tectis ac
sedibus, de imperio ac libertate, de salute Italiae, de universa re publica decernite diligenter, ut instituistis, ac fortiter.
Habetis eum consulem, qui et parere vestris decretis non dubitet et ea, quae statueritis, quoad vivet, defendere et per se
ipsum praestare possit.
Versione tradotta
Perciò, decidete con diligenza, come finora avete fatto, e
con rigore, circa la suprema salvezza vostra e del popolo romano, delle vostre mogli e dei vostri figli, delle are e dei
focolari, dei luoghi sacri e dei templi, delle mura e delle case di tutta la città, del potere e della libertà, della salvezza
dellItalia e dellintera Repubblica. Avete quel Console che non ha dubbi nelleseguire i vostri provvedimenti e che, fin che
viva, potrà difendere e, da se stesso, ottemperare a tutto ciò che voi avrete stabilito.
- Letteratura Latina
- Libro 4
- Cicerone
- Catilinarie