Libro 4, Paragrafo 17 - Studentville

Libro 4, Paragrafo 17

Q. Pompeius deinde consul a Numantinis quae Hispaniae civitas fuit opulentissima superatus pacem ignobilem fecit. Post eum C. Hostilius Mancinus consul iterum cum Numantinis pacem fecit infamem quam populus et senatus iussit infringi atque ipsum Mancinum hostibus tradi ut in illo quem auctorem foederis habebant iniuriam soluti foederis vindicarent. Post tantam igitur ignominiam qua a Numantinis bis Romani exercitus fuerant subiugati P. Scipio Africanus secundo consul factus et ad Numantiam missus est. Is primum militem vitiosum et ignavum exercendo magis quam puniendo sine aliqua acerbitate correxit tum multas Hispaniae civitates partim cepit partim in deditionem accepit postremo ipsam Numantiam diu obsessam fame confecit et a solo evertit reliquam provinciam in fidem accepit.

Versione tradotta

Poi il console Q. Pompeo vinto da quelli di Numazia, che fu ricchissima città della Spagna, fece un'ignobile pace. Dopo di lui C. Ostilio Mancino console fece di nuovo coi Numantini una pace infame, che il popolo e il senato ordinò fosse rotta e che lo stesso Mancino fosse consegnato ai nemici onde vendicassero l'ingiuria della sciolta alleanza su colui che ritenevano autore del patto.
Dunque dopo sì grande ignominia, per la quale due volte gli eserciti Romani erano stati soggiogati dai Numantini, P. Scipione Africano fu fatto console per la seconda volta e mandato a Numanzia. Egli dapprima corresse senza alcuna acerbità i soldati viziosi e poltroni più con l'esercitarli che col punirli, indi molte città di Spagna parte prese, parte ebbe in resa, infine sottomise con la fame la stessa Numanzia a lungo assediata e la rase al suolo, ricevette in protezione il resto della provincia.

  • Letteratura Latina
  • Breviarium ab Urbe condita di Eutropio
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