Si beneficia naturae
utentium prauitate perpendimus, nihil non nostro malo accepimus: cui uidere expedit? cui loqui? cui non uita tormentum est?
Nihil inuenies tam manifestae utilitatis quod non in contrarium transeat culpa. Sic uentos quoque natura bono futuros
inuenerat: ipsi illos contrarios fecimus.
Versione tradotta
Se abbiamo valutato i benefici della natura con la
malvagità di chi li usa, per il nostro male non abbiamo imparato niente: a chi giova vedere? a chi parlare? per chi la vita non
è un tormento? Non troverai niente dellutilità tanto manifesta che non si trasformi nel contrario per la colpa. Così la natura
aveva scoperto che anche i venti sarebbero stati utili: proprio noi li abbiamo resi contrari.
- Letteratura Latina
- Quaestiones Naturales di Seneca
- Seneca