Interim Trinovantes, prope firmissima earum regionum civitas – ex qua Mandubracius adulescens Caesaris fidem secutus ad eum in continentem venerat, cuius pater in ea civitate regnum obtinuerat interfectusque erat a Cassivellauno, ipse fuga mortem vitaverat -, legatos ad Caesarem mittunt pollicenturque sese ei dedituros atque imperata facturos; petunt ut Mandubracium ab iniuria Cassivellauni defendat atque in civitatem mittat, qui praesit imperiumque obtineat. His Caesar imperat obsides xl frumentumque exercitui Mandubraciumque ad eos mittit. Illi imperata celeriter fecerunt, obsides ad numerum frumentumque miserunt.
Versione tradotta
Intanto i Trinovanti, forse la nazione più salda di quelle regioni – da cui il giovane Mandubracio seguendo la protezione di Cesare era venuto da lui sul continente, e suo padre aveva detenuto il potere in quella nazione ed era stato ucciso da Cassivellauno, ed egli (Mandubracio) aveva evitato la morte con la fuga -, mandano ambasciatori a Cesare e promettono di arrendersi e di eseguire gli ordini;
chiedono che difenda Mandubracio dall’attacco di Cassivellauno e lo rimandi alla nazione, per guidarla e tenere il potere.
A questi Cesare comanda 40 ostaggi e vettovagliamento per l’esercito e manda ad essi Mandubracio.
Essi velocemente eseguirono gli ordini, inviarono ostaggi secondo il numero e vettovagliamento.
- De Bello Gallico
- Libro 5
- Cesare
- De Bello Gallico