Quo praecepto ab iis diligentissime observato, cum quaepiam cohors ex orbe excesserat atque impetum fecerat, hostes velocissime refugiebant. Interim eam partem nudari necesse erat et ab latere aperto tela recipere. Rursus cum in eum locum, unde erant egressi, reverti coeperant, et ab iis qui cesserant et ab iis qui proximi steterant circumveniebantur; sin autem locum tenere vellent, nec virtuti locus relinquebatur neque a tanta multitudine coniecta tela conferti vitare poterant. Tamen tot incommodis conflictati multis vulneribus acceptis resistebant et magna parte diei consumpta, cum a prima luce ad horam octavam pugnaretur, nihil, quod ipsis esset indignum committebant. Tum T. Balventio, qui superiore anno primum pilum duxerat, viro forti et magnae auctoritatis, utrumque femur tragula traicitur; Q. Lucanius eiusdem ordinis, fortissime pugnans, dum circumvento filio subvenit, interficitur; L. Cotta legatus omnes cohortes ordinesque adhortans adversum os funda vulneratur.
Versione tradotta
Eseguito da loro questo ordine molto scrupolosamente, quando una coorte era uscita dal cerchio ed aveva fatto l’attacco, i nemici molto velocemente fuggivano. Intanto era necessario che si scoprisse quella parte e ricevere giavellotti dal lato scoperto.
Quando di nuovo avevano cominciato a ritornare in quel luogo, da cui erano usciti erano attorniati sia da quelli che si eran ritirati che da quelli che eran stati vicini; se invece volevano tenere il luogo non era lasciato posto né per il coraggio, né stretti potevano evitare i giavellotti lanciati da una moltitudine così grande. Tuttavia oppressi da tante avversità, ricevute molte perdite, resistevano e passata gran parte del giorno, essendosi combattuto dalla prima luce all’ora ottava, nulla commettevano che fosse indegno per loro.
Allora a T. Balvenzio, che l’anno precedente aveva guidato la prima schiera, uomo forte e di grande prestigio, viene trafitta l’una e l’altra coscia da un giavellotto; Q. Lucanio dello stesso ordine, combattendo molto energicamente, mentre soccorre il figlio circondato, viene ucciso; il legato L. Cotta mentre esorta tutte le coorti e gli ordini è ferito da una fionda in pieno volto.
- Letteratura Latina
- Libro 5
- Cesare
- De Bello Gallico