De Bello Gallico, Libro 5 - Par. 42 - Studentville

De Bello Gallico, Libro 5 - Par. 42

Ab hac spe repulsi Nervii vallo pedum x et fossa pedum xv hiberna cingunt. Haec et superiorum annorum consuetudine a nobis cognoverant et quosdam de exercitu nacti captivos ab his docebantur. Sed nulla ferramentorum copia quae esset ad hunc usum idonea, gladiis caespites circumcidere, manibus sagulisque terram exhaurire cogebantur. Qua quidem ex re hominum multitudo cognosci potuit; nam minus horis tribus milium pedum xv in circuitu munitionem perfecerunt. Reliquis diebus turres ad altitudinem valli, falces testudinesque, quas idem captivi docuerant, parare ac facere coeperunt.

Versione tradotta

Delusi da questa speranza i Nervi cingono gli accampamenti invernali con una trincea di 10 piedi ed un fossato di 15 piedi.
Avevano imparato queste cose da noi dalla abitudine degli anni precedenti ed ottenuti alcuni prigionieri tra l’esercito erano istruiti da loro.
Ma a causa di nessuna quantità di utensili di ferro che fosse adatto per questo usa, erano costretti a tagliare le zolle con le spade, a raccogliere la terra con le mani e con i sai.
Certamente da quella cosa si poté capire la quantità di gente; infatti completarono in meno di tre ore una fortificazione di 15 mila piedi di perimetro.
Negli altri giorni cominciarono a preparare e fare torri secondo l’altezza del vallo, falci e testuggini, che gli stessi prigionieri avevano insegnato.

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