His rebus gestis, Labieno in continenti cum tribus legionibus et equitum milibus duobus relicto, ut portus tueretur et rei frumentariae provideret, quaeque in Gallia gererentur cognosceret, consiliumque pro tempore et pro re caperet, ipse cum quinque legionibus et pari numero equitum, quem in continenti relinquebat, ad solis occasum naves solvit et leni Africo provectus, media circiter nocte vento intermisso, cursum non tenuit et longius delatus aestu orta luce sub sinistra Britanniam relictam conspexit. Tum rursus aestus commutationem secutus remis contendit, ut eam partem insulae caperet. Qua optimum esse egressum superiore aestate cognoverat. Qua in re admodum fuit militum virtus laudanda, qui vectoriis gravibusque navigiis non intermisso remigandi labore longarum navium cursum adaequarunt. Accessum est ad Britanniam omnibus navibus meridiano fere tempore, neque in eo loco hostis est visus. Sed ut postea Caesar ex captivis cognovit, cum magnae manus eo convenissent, multitudine navium perterritae, quae cum annotinis privatisque, quas sui quisque commodi causa fecerat, amplius octingentae uno erant visae tempore, ab litore discesserant ac se in superiora loca abdiderant.
Versione tradotta
Fatte queste imprese, lasciato Labieno sul continente con tre legioni e due migliaia di cavalieri, per proteggere i porti e provvedere al vettovagliamento, e sapere le cose che si facevano in Gallia, e prendere decisione a seconda della opportunità e della situazione, egli con cinque legioni e numero di cavalieri pari (a quello) che lasciava sul continente, al calar del sole sciolse le navi e portato dal leggero Africo, a mezzanotte circa cessato il vento, non tenne la rotta e portato più lontano
dalla marea, sorta la luce vide la Britannia lasciata a sinistra.
Poi di nuovo seguendo il cambiamento della marea si diresse coi remi per raggiungere quella parte dell’isola. Dove l’estate precedente aveva scoperto esserci un ottimo sbarco.
Ma in quella situazione il valore dei soldati fu da lodare molto, essi infatti con navigli da carico pesanti, senza interrompere la fatica di navigare uguagliarono la corsa delle navi da guerra.
Si arrivò alla Britannia con tutte le navi quasi a mezzogiorno, ed in quel luogo il nemico non fu visto. Ma come poi Cesare seppe dai prigionieri, essendo giunte lì molte squadre, spaventate dalla quantità delle navi, queste infatti con quelle dell’anno prima e le private, che ognuno aveva costruito per sua utilità, nello stesso tempo ne furono viste più di ottocento, (i nemici) si erano allontanati dal lido e si erano nascosti in luoghi superiori.
- Letteratura Latina
- Libro 5
- Cesare
- De Bello Gallico