[1] Mentiuntur qui sibi obstare ad studia liberalia turbam
negotiorum videri volunt: simulant occupationes et augent et ipsi se occupant. Vaco, Lucili, vaco, et ubicumque sum, ibi meus
sum. Rebus enim me non trado sed commodo, nec consector perdendi temporis causas; et quocumque constiti loco, ibi cogitationes
meas tracto et aliquid in animo salutare converso. [2] Cum me amicis dedi, non tamen mihi abduco nec cum illis moror quibus me
tempus aliquod congregavit aut causa ex officio nata civili, sed cum optimo quoque sum; ad illos, in quocumque loco, in
quocumque saeculo fuerunt, animum meum mitto. [3] Demetrium, virorum optimum, mecum circumfero et relictis conchyliatis cum
illo seminudo loquor, illum admiror. Quidni admirer? vidi nihil ei deesse. Contemnere aliquis omnia potest, omnia habere nemo
potest: brevissima ad divitias per contemptum divitiarum via est. Demetrius autem noster sic vivit, non tamquam contempserit
omnia, sed tamquam aliis habenda permiserit. Vale.
Versione tradotta
1 Mente chi sostiene che la mole dei suoi
affari gli impedisce di dedicarsi agli studi: finge impegni, li aumenta e si tormenta da sé. Io sono libero, Lucilio, sono
libero e dovunque mi trovi sono padrone di me stesso. Non mi abbandono alle cose, mi presto ad esse e non cerco scuse per
perdere tempo; dovunque mi fermi, mi immergo nei miei pensieri e medito su qualcosa di utile. 2 Quando mi dedico agli amici,
non mi distolgo da me stesso; e non mi intrattengo con quelli ai quali mi hanno legato le circostanze o gli obblighi derivanti
da pubblici uffici, ma sto con i migliori; rivolgo a loro il mio pensiero dovunque e in qualunque periodo siano vissuti. 3
Porto sempre con me Demetrio, uomo stimabilissimo e, lasciati da parte i porporati, parlo con lui benché vestito poveramente e
lo ammiro. Perché non dovrei? Mi sono accorto che non gli manca nulla. C'è qualcuno capace di disprezzare tutto, ma nessuno
può avere tutto: la via più breve per arrivare alla ricchezza è una: il disprezzo. Il nostro Demetrio vive così: non disprezza
tutto, ma ne ha lasciato il possesso agli altri. Stammi bene.
- Letteratura Latina
- Epistulae Morales ad Lucilium di Seneca
- Seneca