Huius Hercyniae silvae, quae supra demonstrata est, latitudo novem dierum iter expedito patet: non enim aliter finiri potest neque mensuras itinerum noverunt. Oritur ab Helvetiorum et Nemetum et Rauracorum finibus rectaque fluminis Danubii regione pertinet ad fines Dacorum et Anartium. Hinc se flectit sinistrorsus diversis a flumine regionibus multarumque gentium fines propter magnitudinem attingit. Neque quisquam est huius Germaniae, qui se aut adisse ad initium eius silvae dicat, cum dierum iter lx processerit, aut quo ex loco oriatur acceperit. Multaque in ea genera ferarum nasci constat, quae reliquis in locis visa non sint, ex quibus quae maxime differant a ceteris et memoriae prodenda videantur, haec sunt.
Versione tradotta
La larghezza di questa selva Ercinia, che sopra è stata nominata, si espande per un cammino di nove giorni di buona lena: infatti non può essere misurata altrimenti e non sanno le misure dei percorsi. Nasce dai territori di Elvezi, Nemesi, Rauraci e dalla regione parallela del fiume Danubio giunge ai territori dei Daci e degli Anarti. Di qui si flette a sinistra in regioni diverse dal fiume e per la grandezza tocca i territori di molti popoli. E non c’è nessuno di questa Germania che dica o di aver raggiunto l’inizio di quella selva, pur avendo camminato (per) un percorso di 60 giorni o abbia saputo da quale luogo nasca. Risulta che in essa nascono generi di fiere, che non sono state viste negli altri luoghi, ma tra questi quelli che particolarmente differiscono dagli altri e sembrano da assegnare al ricordo, sono questi.
- De Bello Gallico
- Libro 6
- Cesare
- De Bello Gallico