De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 21 - Studentville

De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 21

Conclamat omnis multitudo et suo more armis concrepat, quod facere in eo

consuerunt cuius orationem approbant; summum esse Vercingetorigem ducem nec de eius fide dubitandum Nec maiore ratione bellum

administrari posse. Statuunt ut x milia hominum delecta ex omnibus copiis in oppidum submittantur, nec solis Biturigibus

communem salutem committendam censent, quod paene in eo, si id oppidum retinuissent, summam victoriae constare

intellegebant.

Versione tradotta

Tutta la moltitudine acclama e secondo il suo costume rumoreggia con le armi, cosa che sono soliti fare per colui di cui

approvano il discorso; (dicevano che) Vercingetorige fosse il comandante supremo e che non c’era da dubitare sulla sua

lealtà.
E (che) la guerra non si poteva organizzare con metodo migliore.
Decidono che 10 mila uomini scelti tra tutte le

truppe siano inviati in città, e non pensano che la salvezza comune non sia da affidare ai soli Biturigi, perché capivano che

il risultato della vittoria consisteva quasi

  • Letteratura Latina
  • Libro 7
  • Cesare
  • De Bello Gallico

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