Hostes re nova perterriti, muro turribusque deiecti in foro ac locis patentioribus cuneatim
constiterunt hoc animo, ut, si qua ex parte obviam contra veniretur, acie instructa depugnarent. Ubi neminem in aequum locum
sese demittere, sed toto undique muro circumfundi viderunt, veriti, ne omnino spes fugae tolleretur, abiectis armis ultimas
oppidi partes continenti impetu petiverunt, parsque ibi, cum angusto exitu portarum se ipsi premerent, a militibus, pars iam
egressa portis ab equitibus est interfecta. Nec fuit quisquam qui praedae studeret. Sic et Cenabensi caede et labore operis
incitati non aetate confectis, non mulieribus, non infantibus pepercerunt. Denique ex omni eo numero, qui fuit circiter milium
xl, vix dccc, qui primo clamore audito se ex oppido eiecerant, incolumes ad Vercingetorigem pervenerunt. Quos ille multa iam
nocte silentio sic ex fuga excepit, veritus ne qua in castris ex eorum concursu et misericordia vulgi seditio oriretur, ut
procul in via dispositis familiaribus suis principibusque civitatum disparandos deducendosque ad suos curaret, quae cuique
civitati pars castrorum ab initio obvenerat.
Versione tradotta
I nemici atterriti dalla cosa nuova, buttati giù dal muro e dalle torri si raccolsero sulla
piazza e nei luoghi più aperti a cuneo con questo intento, di, se si venisse contro da qualche parte, combattere in fila
serrata.
Quando videro che nessuno scendeva su postazione adatta, ma si spandevano su tutto muro da ogni parte, temendo
che fosse tolta del tutto la speranza di fuga, gettate le armi si diressero alle ultime parti della città con slancio
continuo, e qui una parte, premendosi loro stessi nella stretta uscita delle porte, fu uccisa dai soldati, parte ormai uscita
dalle porte (fu uccisa) dai cavalieri.
E non ci fu nessuno che si occupasse del bottino.
Così eccitati sia dalla strage
di Cenabo sia dalla fatica del lavoro, non risparmiarono i gravati dall’età, non le donne, non i bambini.
Infine da tutta
quella folla, che fu di circa 40 mila, a stento 800, che si erano buttati fuori dalla città, sentito il primo grido, giunsero
incolumi da Vercingetorige.
Ed egli già a notte fonda nel silenzio li accolse dalla fuga così, temendo che negli
accampamenti sorgesse una qualche ribellione del popolo per il loro arrivo e pietà, che lontano lungo la strada, dislocati suoi
congiunti e capi di nazioni curasse a dividere e portare i loro, (a quella) parte degli accampamenti che dall’inizio era
toccata ad ogni nazione.
- Letteratura Latina
- Libro 7
- Cesare
- De Bello Gallico