Caesar cum iniquo loco pugnari hostiumque augeri
copias videret, praemetuens suis ad T. Sextium legatum, quem minoribus castris praesidio reliquerat, misit, ut cohortes ex
castris celeriter educeret et sub infimo colle ab dextro latere hostium constitueret, ut, si nostros loco depulsos vidisset,
quominus libere hostes insequerentur terreret. Ipse paulum ex eo loco cum legione progressus, ubi constiterat, eventum pugnae
exspectabat.
Versione tradotta
Cesare vedendo che si combatteva in luogo sfavorevole e che le truppe dei nemici
crescevano, temendo per i suoi mandò a dire al legato T. Sestio, che aveva lasciato di guardia agli accampamenti minori, che
facesse uscire dagli accampamenti velocemente le coorti e le schierasse ai piedi del colle dal lato destro dei nemici, perché
se avesse visto i nostri respinti, terrorizzasse i nemici
dall’inseguire liberamente. Egli avanzato un poco da quel luogo
con la legione, dove s’era fermato, aspettava l’esito della battaglia.
- Letteratura Latina
- Libro 7
- Cesare
- De Bello Gallico