His rebus in Italiam Caesari nuntiatis, cum iam ille urbanas res virtute Cn. Pompei commodiorem in statum pervenisse intellegeret, in Transalpinam Galliam profectus est. Eo cum venisset, magna difficultate adficiebatur, qua ratione ad exercitum pervenire posset. Nam si legiones in provinciam arcesseret, se absente in itinere proelio dimicaturas intellegebat; si ipse ad exercitum contenderet, ne iis quidem eo tempore qui quieti viderentur, suam salutem recte committi videbat.
Versione tradotta
Annunciate queste cose a Cesare in Italia, comprendendo egli che ormai le situazioni romane per merito di Gn. Pompeo erano arrivate ad uno stato più vantaggioso, partì per la Gallia Transalpina.
Essendo giunto là, era preso da grande difficoltà, con quale modo potesse arrivare all’esercito.
Infatti se richiamasse le legioni in provincia, capiva che avrebbero combattuto in battaglia durante la marcia, essendo lui assente; se egli si dirigesse verso l’esercito, neppure a quelli che in quel tempo sembravano quieti, vedeva che si affidava bene la sua incolumità.
- De Bello Gallico
- Libro 7
- Cesare
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