Interea Commius reliquique duces, quibus summa imperii permissa erat, cum omnibus copiis ad Alesiam perveniunt
et colle exteriore occupato non longius mille passibus a nostris munitionibus considunt. Postero die equitatu ex castris educto
omnem eam planitiem quam in longitudinem milia passuum iii patere demonstravimus, complent pedestresque copias paulum ab eo
loco abditas in locis superioribus constituunt. Erat ex oppido Alesia despectus in campum. Concurritur his auxiliis visis; fit
gratulatio inter eos atque omnium animi ad laetitiam excitantur. Itaque productis copiis ante oppidum considunt et proximam
fossam cratibus integunt atque aggere explent seque ad eruptionem atque omnes casus comparant.
Versione tradotta
Intanto Commio e gli altri capi, cui era stato
affidato il comando supremo, con tutte le truppe arrivano ad Alesia ed occupato il colle più esterno, si fermano non più
lontano di mille passi dalle nostre fortificazioni.
Il giorno dopo fatta uscire la cavalleria dagli accampamenti, riempiono
tutta quella pianura, che dicemmo estendersi per circa tre mila passi, e schierano le truppe di fanteria un poco (distanti) da
quel luogo sui luoghi superiori nascosti. Dalla città di Alesia c’era la vista sulla pianura.
Visti gli aiuti, si accorre;
avviene tra loro un’esplosione di gioia e gli animi di tutti si eccitati alla gioia. Così fatte avanzare le truppe, si fermano
davanti alla città e coprono il vicino fossato con graticci e lo colmano di materiale e di preparano alla sortita e ad ogni
evenienza.
- De Bello Gallico
- Libro 7
- Cesare
- De Bello Gallico