De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 8 - Studentville

De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 8

His rebus comparatis represso iam Lucterio

et remoto, quod intrare intra praesidia periculosum putabat, in Helvios proficiscitur. Etsi mons Cebenna, qui Arvernos ab

Helviis discludit, durissimo tempore anni altissima nive iter impediebat, tamen discussa nive sex in altitudinem pedum atque

ita viis patefactis summo militum labore ad fines Arvernorum pervenit. Quibus oppressis inopinantibus, quod se Cebenna ut muro

munitos existimabant ac ne singulari quidem umquam homini eo tempore anni semitae patuerant, equitibus imperat, ut, quam

latissime possint, vagentur et quam maximum hostibus terrorem inferant. Celeriter haec fama ac nuntiis ad Vercingetorigem

perferuntur. Quem perterriti omnes Arverni circumsistunt atque obsecrant, ut suis fortunis consulat, neu se ab hostibus diripi

patiatur, praesertim cum videat omne ad se bellum translatum. Quorum ille precibus permotus castra ex Biturigibus movet in

Arvernos versus.

Versione tradotta

Preparate quelle cose ed ormai allontanato e cacciato Lucterio, pechè pensava pericoloso entrare in mezzo a guarnigioni, parte

verso gli Elvi.
Anche se il Monte Cevenna, che separa gli Arverni dagli Elvi, impediva la marcia per la durissima stagione

dell’anno per la neve, tuttavia spalata la neve di sei piedi d’altezza e così aperte le vie con somma fatica dei soldati giunse

ai territori degli
Arverni.
Vintili mentre non se l’aspettavano, perché si credevano protetti dalla Cevenna come da una

muraglia e in quella stagione dell’anno neppure ad un uomo da solo le strade erano aperte, ordina ai cavalieri, che, quanto più

possano attorno, si spandino ed incutano il più possibile terrore ai nemici.
Velocemente queste cose vengono riferite da

fama e messaggeri a Vercingetorige.
Atterriti, tutti gli Arverni lo attorniano e lo scongiurano di provvedere ai loro beni e

non permetta di essere rapinati dai nemici, soprattutto vedendo che tutta la guerra è passata su di loro.
Egli scosso dalle

loro preghiere, leva gli accampamenti dai Biturigi in direzione degli Arverni.

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