Vercingetorix ex arce Alesiae suos conspicatus ex oppido egreditur; crates, longurios, musculos, falces reliquaque quae
eruptionis causa paraverat profert. Pugnatur uno tempore omnibus locis atque omnia temptantur; quae minime visa pars firma est,
huc concurritur. Romanorum manus tantis munitionibus distinetur nec facile pluribus locis occurrit. Multum ad terrendos nostros
valet clamor qui post tergum pugnantibus exstitit, quod suum periculum in aliena vident virtute constare; omnia enim plerumque,
quae absunt, vehementius hominum mentes perturbant.
Versione tradotta
Vercingetorige dalla rocca di Alesia avendo visto i suoi,
esce dalla città; porta fuori graticci, pertiche, muscoli, falci e le altre cose che aveva preparati per la sortita. Si
combatte nello stesso tempo in tutti i luoghi e si tentano tutte le cose; la parte che è sembrata per nulla sicura, qui
si
accorre. La schiera dei Romani si estende in così grandi fortificazioni e non arriva facilmente in più luoghi. Molto per
atterrire i nostri riesce il grido che si alza alle spalle ai combattenti, perché vedono che il proprio pericolo consiste nel
valore altrui; tutte le cose infatti per lo più che sono assenti più fortemente turbano le menti degli uomini.
- De Bello Gallico
- Libro 7
- Cesare
- De Bello Gallico