De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 9 - Studentville

De Bello Gallico, Libro 7 - Par. 9

At Caesar biduum in his locis moratus, quod haec de Vercingetorige usu ventura opinione

praeceperat, per causam supplementi equitatusque cogendi ab exercitu discedit, Brutum adulescentem his copiis praeficit; hunc

monet, ut in omnes partes equites quam latissime pervagentur; daturum se operam ne longius triduo a castris absit. His

constitutis rebus omnibus suis inopinantibus quam maximis potest itineribus Viennam pervenit. Ibi nactus recentem equitatum,

quem multis ante diebus eo praemiserat, neque diurno neque nocturno itinere intermisso per fines Haeduorum in Lingones

contendit, ubi duae legiones hiemabant, ut si quid etiam de sua salute ab Haeduis iniretur consilii, celeritate praecurreret.

Eo cum pervenisset, ad reliquas legiones mittit priusque omnes in unum locum cogit quam de eius adventu Arvernis nuntiari

posset. Hac re cognita Vercingetorix rursus in Bituriges exercitum reducit atque inde profectus Gorgobinam, Boiorum oppidum,

quos ibi Helvetico proelio victos Caesar conlocaverat Haeduisque attribuerat, oppugnare instituit.

Versione tradotta

Ma Cesare fermatosi in

questi luoghi per due giorni, poiché aveva previsto per supposizione secondo esperienza su Vercingetorige che sarebbero

avvenute queste cose, si allontana dall’esercito a motivo di raccogliere rinforzo e cavalleria, mette a capo di queste truppe

Bruto il giovane; lo esorta che i cavalieri scorazzino il più ampiamente possibile attorno; lui avrebbe fatto in modo di non

essere lontano dagli accampamenti più di tre giorni. Stabilite queste cose, mentre tutti i suoi non se l’aspettavano, arriva a

marce il più possibile forzate a Vienne.
Qui ottenuta una cavalleria fresca, che molti giorni prima aveva mandato avanti,

non interrotta la marcia né diurna né notturna si dirige attraverso i territori degli Edui nei Linoni, dove svernavano due

legioni, in modo che, se da parte degli Edui si tramasse un qualcosa sulla sua incolumità, lo prevenisse con la velocità.

Essendo giunto là, manda (ordini) alle altre legioni e raduna tutti in un solo luogo prima che si potesse riferire agli Arverni

del suo arrivo.
Conosciuta questa cosa, Vercingetorige di nuovo riporta l’esercito nei Biturigi e di lì partito per

Gorgobina, città dei Boi, che Cesare aveva sistemato lì, vinti con la battaglia elvetica, ed aveva affidati agli Edui, decide

di assediare la città.

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