Eneide, Libro 7, traduzione vv. 1-9 - Studentville

Eneide, Libro 7, traduzione vv. 1-9

Tu quoque litoribus nostris, Aeneia nutrix, 7.1
aeternam

moriens famam, Caieta, dedisti;
et nunc servat honos sedem tuus, ossaque nomen
Hesperia in magna, si qua est ea gloria,

signat.
At pius exsequiis Aeneas rite solutis,
aggere composito tumuli, postquam alta quierunt
aequora, tendit iter

velis portumque relinquit.
aspirant aurae in noctem nec candida cursus
luna negat, splendet tremulo sub lumine pontus.

Versione tradotta

Tu pure ai nostri lidi, nutrice di

Enea,
morendo desti, Gaeta, eterna fama;
ed ora il tuo onore conserva una sede e la fama
segna le ossa nella grande

Esperia, se quella è gloria.
Ma il pio Enea, eseguite le esequie ritualmente, 5
sistemato il materiale del tumulo, dopo

che l'alto mare si quieto, apre la rotta alle vele e lascia il porto.
Spirano le brezze sulla notte né la candida luna

nega
il percorso, il mare splende sotto tremula luce.

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