Eneide, Libro 7, traduzione vv. 341-372 - Studentville

Eneide, Libro 7, traduzione vv. 341-372

Exim Gorgoneis Allecto infecta venenis 7.341

principio Latium et Laurentis tecta tyranni
celsa petit, tacitumque obsedit limen Amatae,
quam super adventu

Teucrum Turnique hymenaeis
femineae ardentem curaeque iraeque coquebant. 345
huic dea caeruleis unum de crinibus anguem

conicit, inque sinum praecordia ad intima subdit,
quo furibunda domum monstro permisceat omnem.
ille inter vestis

et levia pectora lapsus
volvitur attactu nullo, fallitque furentem 350
vipeream inspirans animam; fit tortile collo

aurum ingens coluber, fit longae taenia vittae
innectitque comas et membris lubricus errat.
ac dum prima lues udo

sublapsa veneno
pertemptat sensus atque ossibus implicat ignem 355
necdum animus toto percepit pectore flammam,

mollius et solito matrum de more locuta est,
multa super natae lacrimans Phrygiisque hymenaeis:
‘exsulibusne

datur ducenda Lavinia Teucris,
o genitor, nec te miseret nataeque tuique? 7.360
nec matris miseret, quam primo Aquilone

relinquet
perfidus alta petens abducta virgine praedo?
at non sic Phrygius penetrat Lacedaemona pastor,
Ledaeamque

Helenam Troianas vexit ad urbes?
quid tua sancta fides? quid cura antiqua tuorum 365
et consanguineo totiens data

dextera Turno?
si gener externa petitur de gente Latinis,
idque sedet, Faunique premunt te iussa parentis,
omnem

equidem sceptris terram quae libera nostris
dissidet externam reor et sic dicere divos. 370
et Turno, si prima domus

repetatur origo,
Inachus Acrisiusque patres mediaeque Mycenae.’

Versione tradotta

Quindi Alletto infetta di veleni gorgonei
dapprima si reca nel Lazio ed agli alti palazzi del sovrano
di Laurento,

occupò a silenziosa soglia di Amata,
che per l'arrivo dei Teucri e le nozze di Turno
gli affanni e le ire femminili,

ardente la bruciavano. 345
A le la dea le getta dai capelli azzurri una serpe,
e si nasconde in seno nell'intimità del

cuore,
e con quel mostro furibonda sconvolga tutta la casa.
Ella tra le vesti e i leggeri petti scivolando si

gira
senza alcun contatto, e soffiando inganna la furente 350
anima viperina; l'enorme serpente diventa un'aurea

collana al collo, diventa in nastro di lunga benda
e lega le chiome ed erra mobile erra tra le membra.
E mentre il

primo contagio scivolando con umido veleno
tenta i sensi ed infonde fuoco alle ossa 355
né ancora la mente percepisce la

fiamma in tutto il petto,
più dolcemente e col solito modo delle madri parlò,
piangendo molto sulle nozze frigie della

figlia:
"O genitore, forse che Lavina e data da sposare ai Teucri,
e non hai pietà della figlia e di te? 360
Non ha

pietà della madre, che, strappata la ragazza, al primo
Aquilone un perfido predone abbandonerà, dirigendosi al largo?
Ma

non così il pastore frigio era penetrato in Lacedemone,
e si portò Elena ledea alle città troiane?
A chela tua santa

leltà? A che l'antico affanno dei tuoi 365
e la destra tante volte data al parente Turno?
Se si cerca un genero per i

Latini da gente straniera,
e ciò è deciso, e ti spingono gliordini del padre Fauno,
io credo straniera ogni terra, che

libera dai nostri
scettri è separata e che così dicon gli dei. 370
E per Turno, se si cerchi la prima origine del

casato,
(furono) padri Inaco e Acrisio e la centrale Micene".

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