Eneide, Libro 7, traduzione vv. 37-45 - Studentville

Eneide, Libro 7, traduzione vv. 37-45

Nunc age, qui reges,

Erato, quae tempora, rerum 7.37
quis Latio antiquo fuerit status, advena classem
cum primum Ausoniis exercitus appulit

oris,
expediam, et primae revocabo exordia pugnae. 40
tu vatem, tu, diva, mone. dicam horrida bella,
dicam acies

actosque animis in funera reges,
Tyrrhenamque manum totamque sub arma coactam
Hesperiam. maior r erum mihi nascitur

ordo,
maius opus moveo.

Versione tradotta

Orsù, Erato, narrerò quali re, quali tempi, quale stato
di cose ci fu nell'antico Lazio, quando lo straniero
esercito

spinse la flotta alle spiagge ausonie,
e ricorderò gli inizi del primo scontro. 40
Tu, dea, tu istruisci il poeta. Dirò

le orribili guerre,
dirò le sciere ed i re spinti dagli animi alla morte,
la truppa tirrena tutta l'Esperia

raccolta
sotto le armi. Mi nasce un maggior ordine delle cose,
muovo una impresa maggiore.

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