Eneide, Libro 7, traduzione vv. 803-817 - Studentville

Eneide, Libro 7, traduzione vv. 803-817

Testo originale

Hos super advenit Volsca de gente Camilla 7.803
agmen agens equitum et florentis aere catervas,
bellatrix, non illa

colo calathisve Minervae 805
femineas adsueta manus, sed proelia virgo
dura pati cursuque pedum praevertere ventos.

illa vel intactae segetis per summa volaret
gramina nec teneras cursu laesisset aristas,
vel mare per medium fluctu

suspensa tumenti 7.810
ferret iter celeris nec tingeret aequore plantas.
illam omnis tectis agrisque effusa iuventus

turbaque miratur matrum et prospectat euntem,
attonitis inhians animis ut regius ostro
velet honos levis umeros, ut

fibula crinem 815
auro internectat, Lyciam ut gerat ipsa pharetram
et pastoralem praefixa cuspide myrtum.

Versione Tradotta dell’Eneide Libro 7, vv. 803-817

Dopo questi giunse Camilla di

stirpe volsca guidando
una schiera di cavalieri e squadre brillanti di bronzo, guerriera,
lei non avvezza alla conocchia

ed ai cestelli di Minerva 805
con le mani femminee, ma a sopportare da ragazza i duri
scontri e con la corsa a piedi

superare i venti.
Ella volerebbe anche sulle cime degli steli di una messe
intatta né avrebbe sfiorato con la corsa la

tenere spighe,
pure sospesa nel mezzo del mare su flutto rigonfio 810
correrebbe la rotta né bagnerebbe con l’acqua le

celeri piante.
La ammira tutta la gioventù riversata dalle case e dai campi
e la folla delle madri e la contempla mentre

avanza,
con gli animi attoniti, a bocca aperta, come il regale onore
veli le spalle graziose, come la fibbia d’oro

intrecci 815
la chioma, come lei porti la faretra licia
e, come pastorale, un mirto, con una punta fissatavi sopra.

 

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