Quae ne opinio Gallorum confirmaretur, Caesar Marcum Antonium quaestorem suis praefecit hibernis; ipse
equitum praesidio pridie Kal. Ianuarias ab oppido Bibracte proficiscitur ad legionem XIII, quam non longe a finibus Aeduorum
collocaverat in finibus Biturigum, eique adiungit legionem XI, quae proxima fuerat. Binis cohortibus ad impedimenta tuenda
relictis reliquum exercitum in copiosissimos agros Biturigum inducit, qui, cum latos fines et complura oppida haberent, unius
legionis hibernis non potuerint contineri quin bellum pararent coniurationesque facerent.
Versione tradotta
Per evitare che le aspettative dei Galli trovassero
conferme, Cesare affida al questore M. Antonio il comando dei suoi quartieri d'inverno; la vigilia delle calende di gennaio,
con una scorta di cavalieri parte da Bibracte verso la tredicesima legione, da lui stanziata nei territori dei Biturigi, non
lontano dagli Edui. Alla tredicesima unisce l'undicesima legione, la più vicina. Lasciate due coorti a guardia delle
salmerie, guida il resto dell'esercito nelle fertilissime campagne dei Biturigi. Quest'ultimi avevano vasti territori e
molte città, per cui la presenza di una sola legione nei campi invernali non era valsa a impedire i preparativi di guerra e i
patti di alleanza.
- Letteratura Latina
- Libro 8
- Aulo Irzio
- De Bello Gallico