De Bello Gallico, Libro VIII - Par. 2 - Studentville

De Bello Gallico, Libro VIII - Par. 2

Quae ne opinio Gallorum confirmaretur, Caesar Marcum Antonium quaestorem suis praefecit hibernis; ipse

equitum praesidio pridie Kal. Ianuarias ab oppido Bibracte proficiscitur ad legionem XIII, quam non longe a finibus Aeduorum

collocaverat in finibus Biturigum, eique adiungit legionem XI, quae proxima fuerat. Binis cohortibus ad impedimenta tuenda

relictis reliquum exercitum in copiosissimos agros Biturigum inducit, qui, cum latos fines et complura oppida haberent, unius

legionis hibernis non potuerint contineri quin bellum pararent coniurationesque facerent.

Versione tradotta

Per evitare che le aspettative dei Galli trovassero

conferme, Cesare affida al questore M. Antonio il comando dei suoi quartieri d'inverno; la vigilia delle calende di gennaio,

con una scorta di cavalieri parte da Bibracte verso la tredicesima legione, da lui stanziata nei territori dei Biturigi, non

lontano dagli Edui. Alla tredicesima unisce l'undicesima legione, la più vicina. Lasciate due coorti a guardia delle

salmerie, guida il resto dell'esercito nelle fertilissime campagne dei Biturigi. Quest'ultimi avevano vasti territori e

molte città, per cui la presenza di una sola legione nei campi invernali non era valsa a impedire i preparativi di guerra e i

patti di alleanza.

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