Caninius felicissime re gesta sine ullo paene militis vulnere ad obsidendos
oppidanos revertitur externoque hoste deleto, cuius timore antea dividere praesidia et munitione oppidanos circumdare
prohibitus erat, opera undique imperat administrari. Venit eodem cum suis copiis postero die Gaius Fabius partemque oppidi
sumit ad obsidendum.
Versione tradotta
Caninio, dopo aver compiuto con grande successo la missione, quasi senz'alcun
ferito, ritorna ad assediare la città. Adesso che aveva annientato il nemico esterno, per timore del quale prima non aveva
potuto dividere i presidi e stringere d'assedio gli abitanti con un'opera di fortificazione, ordina di procedere ai
lavori su tutta la linea. Il giorno seguente giunge C. Fabio con tutte le truppe e assume il comando delle operazioni
d'assedio per un settore della città.
- Letteratura Latina
- Libro 8
- Aulo Irzio
- De Bello Gallico