Caesar in Belgio cum hiemaret, unum illud propositum habebat, continere in amicitia civitates, nulli spem aut causam dare
armorum. Nihil enim minus volebat quam sub decessu suo necessitatem sibi aliquam imponi belli gerendi, ne, cum exercitum
deducturus esset, bellum aliquod relinqueretur quod omnis Gallia libenter sine praesenti periculo susciperet. Itaque honorifice
civitates appellando, principes maximis praemiis adficiendo, nulla onera iniungendo defessam tot adversis proeliis Galliam
condicione parendi meliore facile in pace continuit.
Versione tradotta
Cesare,
mentre svernava in Belgio, mirava a un unico scopo: tener legate all'alleanza le varie genti e non fornire a nessuno
speranze o motivi di guerra. Infatti, niente gli pareva meno auspicabile, alla vigilia della sua uscita di carica, che trovarsi
costretto ad affrontare un conflitto; altrimenti, al momento della sua partenza con l'esercito, si sarebbe lasciato alle
spalle una guerra che tutta la Gallia avrebbe intrapreso con entusiasmo, liberata dal pericolo della sua presenza. Così,
distribuendo titoli onorifici ai vari popoli, accordando grandissime ricompense ai loro principi, non imponendo nuovi oneri, la
Gallia, prostrata da tante sconfitte, riuscì con facilità a tenerla in pace, garantendo più lieve l'assoggettamento.
- Letteratura Latina
- Libro 8
- Aulo Irzio
- De Bello Gallico