Quae Caesar consentientibus pluribus cum cognosset atque ea quae proponerentur consilia plena prudentiae longeque a temeritate
barbarorum remota esse iudicaret, omnibus rebus inserviendum statuit, quo celerius hostis contempta sua paucitate prodiret in
aciem. Singularis enim virtutis veterrimas legiones VII, VIII, VIIII habebat, summae spei delectaeque iuventutis XI, quae
octavo iam stipendio tamen in collatione reliquarum nondum eandem vetustatis ac virtutis ceperat opinionem. Itaque consilio
advocato, rebus eis quae ad se essent delatae omnibus eitis animos multitudinis confirmat. Si forte hostes trium legionum
numero posset elicere ad dimicandum, agminis ordinem ita constituit, ut legio septima, octava, nona ante omnia irent
impedimenta, deinde omnium impedimentorum agmen, quod tamen erat mediocre, ut in expeditionibus esse consuevit, cogeret
undecima, ne maioris multitudinis species accidere hostibus posset quam ipsi depoposcissent. Hac ratione paene quadrato agmine
instructo in conspectum hostium celerius opinione eorum exercitum adducit.
Versione tradotta
Quando da diverse e concordi fonti conobbe il piano nemico e giudicò molto
accorti i propositi che gli venivano illustrati e ben lontani dalla solita avventatezza dei barbari, decise di sfruttare ogni
mezzo per indurre gli avversari a scendere in campo al più presto, per disprezzo dell'esiguità dei suoi effettivi. Aveva con
sé, infatti, le legioni più anziane, la settima, l'ottava, la nona, straordinarie per valore, nonché una legione di belle
speranze, composta da giovani scelti, l'undicesima, che già da otto anni riceveva la paga, ma, in confronto alle altre, non
si era ancora guadagnata la stessa fama di provato valore. Così, convocato il consiglio di guerra, espone tutte le notizie che
gli erano state riferite e rafforza il coraggio delle truppe. Per attirare i nemici a battaglia, illudendoli di avere di fronte
tre legioni, fissa l'ordine di marcia come segue: la settima, l'ottava e la nona legione dovevano procedere in testa,
seguite dalla colonna delle salmerie, poco numerose ovviamente, come succede di solito nelle spedizioni; l'undicesima doveva
costituire la coda, per non mostrare ai nemici una consistenza numerica superiore a quanto essi sperassero. Con tale
schieramento, formando in pratica il quadrato, arriva con i suoi in vista dei nemici più presto di quanto essi pensassero.
- Letteratura Latina
- Libro 8
- Aulo Irzio
- De Bello Gallico