Qui se committit homini improbo, cum auxilium petat, exitium invenit. Saepe columbae milvum fugerunt et celeritate pennarum necem vitaverunt. Sed raptor fraude bestiolas decepit. Dixit enim: Quare aevum sollicitum ducitis? Cur me foedere regem non creatis? Ego defendam vos ab omni calamitate. Columbae credulae se tradiderunt milvo. Avis improba, ubi regnum habuit, coepit exercere imperium saevis unguibus. Tum una de reliquis dixit: “Merito stultitia nostra flemus”.
Versione tradotta
Chi si unisce ad un uomo disonesto nel momento in cui cerca aiuto, trova rovina. Spesso le colombe fuggirono lo sparviero ed evitarono la morte con la velocità delle ali. Ma il predone prese le bestiole con l'inganno. Disse infatti: Perché conducete una vita angosciosa? Perché non fate un'alleanza con me come re? Io vi difenderò da ogni pericolo. Le colombe credulone si affidarono allo sparviero. L'uccello disonesto, quando ricevette il comando, iniziò ad esercitare il potere con le feroci unghie. Allora una delle restanti disse: per merito della nostra stupidità piangiamo.
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